giovedì 5 agosto 2010

2 agosto.

sono giorni bui, la mente è in tempesta.
qualcosa ha sollevato un polverone di pensieri, e ora chi le placa più queste nubi dense di angoscia?

Quattro giorni fa era il 2 agosto.
Trent'anni e quattro giorni fa, alle diecieventicinque di mattina, scoppiava una bomba nella Stazione Centrale di Bologna.
Ho visto il foro nel pavimento, lo hanno lasciato. E la lapide.

In piazza c'era un concerto commemorativo, ho provato a sentirne un pezzetto. (in tutta onestà l'insieme mi pareva non dissimile ad un cd sui canti delle balene che ha mio padre, ma de gustibus..)
E' stato angosciante. Papà dice che è giusto che lo sia, perché serve a noi per ricordare.
Ma io penso che noi dovremmo essere i primi a ricordare, senza aiuti; che se è un concerto ad aprirci gli occhi e a suggerirci "ehi, 30 anni fa sono morte 85 persone", allora una secchiata d'acqua sarebbe più opportuna.

Mia madre avrebbe dovuto prendere quel treno.
Sbagliò orario e, ignara ed in anticipo, salì sul precedente.

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Ora più che mai comincio a rendermi conto dell'anormalità della mia famiglia.
E' facile vedere normalità dove ci sono, invece, solo abitudine e routine.

La malinconia è una brutta malattia.

Ma gli adulti non hanno mai voglia di arrendersi, alzare le mani e viver qualche giorno di pace? Di tranquillità?
Sempre a contestare, discutere, arrabbiarsi, litigare.
Annegano l'animo nelle pretese, nei rimpianti e nei rimorsi.
Muoiono lentamente vittima delle loro stesse pretese, delle loro lamentele. dei loro caratteracci.

[...]
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
[...]

Martha Madeiros

1 commento:

  1. Anche a me il 2 agosto di ogni anno suscita questi pensieri, sai? Quelli sulla memoria, intendo...
    E poi sorrido perché mi rendo conto che, malgrado tutto, Bologna ha il ricordo bello vivo, ogni anno.

    [Politici a parte... mi ha colpito un articolo su Repubblica a proposito: "I fischi fanno più paura di 85 corpi straziati", o qualcosa del genere];

    per quanto riguarda la famiglia, invece, non temere: sono tutte così, mi pare.

    Memmuz

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